Cenni Storici
Berbenno di Valtellina è un paese antichissimo e fin dal tempo di Carlo Magno era eretto già Parrocchia nella Chiesa Monumentale di San Pietro al Piano.
Comprendeva tutto il territorio della attuale Pieve ed era quindi Chiesa Madre di: Postalesio, Cedrasco, Val Madre, Fusine, Monastero, Pedemonte, Colorina, Valle, Rodolo.
Nel Medioevo, tutti i paesi della Valtellina erano dominati dai feudatari, ricchi signori che si rinchiudevano in castelli posti generalmente sulla sommità dei colli, con torri e fortificazioni, opponendo resistenza alle invasioni nemiche tanto frequenti nell´ epoca.
Anche Berbenno aveva due castelli: uno, nella località di San Pietro Scissa, in seguito abbattuto e dove ora sorge l´attuale Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, l´altro nel promontorio vicino. Proprio dietro a quest´ultimo Castello sorgeva il Palasio o abitazione dei Signori, casa antichissima, con muraglie dallo spessore di 3,20 metri.
Intorno al Palasio vi erano le vigne, i campi e i prati per un totale di ben 22 pertiche locali.
L´ ultima famiglia proprietaria del Palasio e di tutte le sue terre, era la nobile Lambertenghi, ora estinta.
Nel 1900 il buon zelante Parroco di Campo Tartano don Giuseppe Foppoli, constatando che la popolazione della sua alpestre Parrocchia cresceva ogni anno di gran numero e la montagna rocciosa non permetteva di aumentare il terreno coltivato, pensò di aiutare le diverse famiglie di Campo Tartano, comprando per loro case e possedimenti nel piano di Selvetta e nei paesi vicini.
Ogni settimana quindi, questo buon Pastore discendeva dalla Val Tartano ed appena veniva a conoscenza di qualche proprietà in vendita, facendosi arditamente avanti comprava la proprietà che poi cedeva ai suoi Parrocchiani.
Così avvenne anche per il Palasio. Il Parroco di Campo Tartano lo comperò dai nobili Lambertenghi per la somma di Lire 8.000. il Palasio fu ceduto ad una famiglia di Campo Tartano di nome Fabiani, ma il territorio circostante nei mesi estivi diventava talmente asciutto e ai tempi non era certo possibile attuare delle irrigazioni, che la famiglia Fabiani lasciò il Palasio per terre più redditizie al piano.
Fu allora, che il Servo di Dio don Luigi Guanella, già Fondatore della Casa di ricovero di Ardenno, trovandosi in paese presso il fratello don Lorenzo, Prevosto di Ardenno, chiese a Don Giuseppe Foppoli la cessione del Palasio e relativo territorio per fondare la sua ultima Opera.
Il buon Don Giuseppe fu subito d´accordo ben contento nell´aiutare Don Guanella in un´ opera di beneficenza e di carità così insigne.
Le Reverende Suore Figlie di Santa Maria della Provvidenza, con Casa Madre in Como-Lora, furono subito mandate a Berbenno con la superiora Suor Marianna Bianchini di Campo, sostituita dopo tre anni da Suor Teresa Vismara.
Suor Teresa Vismara, Superiora molto intraprendente fece subito costruire il fienile, la stalla per rendere il caseggiato abitazione disponibile alle ricoverate e alle Suore.
Nel 1917 fu poi iniziato in una sala al piano terreno l´Asilo Infantile per i bambini di Berbenno, Regoledo e Piano e nella sala sopra di esso venne aperta la Cappella.
La Cappella risultò però troppo stretta e nel 1925 la Superiora Suor Luigia Barzaghi fece venire da Como l´ economa Generale, la quale, costatando la necessità di una cappella più grande e decorosa, fece costruire l´attuale Chiesa con il coro separato, nel luogo dove vi era il fienile.
Dalle stalle sotto il fienile furono invece ricavate due salette adibite alla Direzione e al Parlatorio.
La cucina fu invece trasportata dal primo piano al piano terreno, in un locale che fungeva da ripostiglio ai carri e agli attrezzi di campagna.
Seguirono poi altre costruzioni: il lavatoio, la stalla con fienile, il refettorio e le stanze per gli uomini (ora invece anche per le donne).
Successivamente, dietro consiglio e l´approvazione della Casa Madre di Como-Lora si dispose la coltivazione alle vigne, a prati o a cereali dei terreni circostanti, prevedendo la partecipazione dei ricoverati come terapia occupazionale.
La Cappella fu decorata con gusto artistico, furono rinnovati i banchi per volontà della Rev. da Madre Generale Suor Angela Cettini, A Gloria di Dio e a profitto Spirituale di tante persone che vi trovarono asilo di pace e materna assistenza.
La Scuola Materna è stata restaurata nel 1956 e poi nel 1998.
L´attuale Casa è stata restaurata nel 1960 e vengono ospitate un´ottantina di Ospiti che, oltre a essere seguite da personale qualificato per l´assistenza base, sono stimolate dal punto di vista psicomotorio da fisioterapiste e animatrice che si avvalgono di un´attrezzata palestra e da un´ampia sala Hobby.
Scritti storici del 1960
La Casa San Benigno
La Casa di riposo San Benigno, voluta da San Luigi Guanella nel 1914, è gestita dalla Congregazione delle figlie di santa Maria della Divina Provvidenza.
Essa accoglie persone anziane di sesso femminile e maschile in condizione di parziale autosufficienza e di grave non autosufficienza, fornendo agli ospiti, oltre alle normali prestazioni di tipo alberghiero, servizi specifici a carattere assistenziale, prestazioni di tipo culturale e ricreativo, nonché prestazioni di tipo sanitario dirette a migliorare o a recuperare l´autosufficienza.
Fornisce inoltre l´assistenza e le cure necessarie in appositi reparti per i casi di non autosufficienza.
La Casa dispone di un complesso di edifici, strutturato in cinque reparti e di un servizio sanitario e infermieristico, il tutto dotato di corridoi, sala riunioni, soggiorni ascensori e terrazze dalle quali si gode di una vista incantevole.
La Casa ha una struttura impostata con assenza di barriere architettoniche ed ha una capienza di 80 posti letto.
Gli ospiti sono sistemati in camere da due posti letto o da posto letto singolo con servizi igienici interni.
La vita di relazione fra gli ospiti è favorita dalla suddivisione in gruppi, la cui formazione è subordinata dalle caratteristiche dell´ospite.
Le Ospiti che ne hanno la possibilità possono organizzare autonomamente la propria giornata nel rispetto dell´orario dei pasti e del rientro.
E´ accettata, previo parere Medico, la collaborazione delle Ospiti in attività non gravose.
Sono presenti inoltre particolari attrezzature per le persone con gravi deficit motori e un reparto infermieristico per i casi di totale infermità. La Casa affida a medici di sua fiducia il servizio sanitario.
Alle Ospiti è assicurata comunque la possibilità di rivolgersi, ogni qualvolta lo desiderino, al proprio medico di fiducia.
Cenni storici 1960
Situazione Attuale A.D. 2021
La Casa San Benigno è una R.S.A (Residenza Sanitaria Assistenziale). La Casa ha visto una importante ristrutturazione con lavori iniziati nel 2008 e terminati nel 2015.
Si è trattato di una trasformazione notevole sia da un punto di vista gestionale ma soprattutto da un punto di vista economico, portando la Struttura ai più alti standard del momento presente.
Tutto questo non ci fatto dimenticare lo Spirito del Carisma Guanelliano della Casa San Benigno ricercando e creando quello spirito di Famiglia tipico della nostra Congregazione Religiosa.
Gli operatori, i Medici, le fisioterapiste, le Animatrici, i Volontari e tutti coloro che contribuiscono al buon funzionamento della Casa insieme alle Religiose Figlie di Santa Maria della Provvidenza fanno sì che chi vive in questa R.S.A possa ritrovare affetto, professionalità ma soprattutto attenzione ai propri bisogni: “Fisici, psichici e Spirituali”.
La Casa San Benigno accoglie al momento 80 Ospiti accreditati e contrattualizzati e 8 posti accreditati (privati).
Ci sono 5 reparti suddivisi in tre piani, ogni reparto è suddiviso in una zona giorno con soggiorno e sala da pranzo e una zona notte dove sono situate le camere da letto singole con servizio oppure doppie con servizio.
La cappella a piano terra è facilmente accessibile a tutti grazie alla presenza di 4 ascensori: gli Ospiti che lo desiderano possono recarsi nella Cappella sia autonomamente, per
chi è in grado, oppure accompagnati dagli operatori.
La Fisioterapia e la sala Animazione sono situate ai piani sottostanti con possibilità di accesso al giardino e ai cortili esterni.
La presenza della Scuola dell´Infanzia è motivo di gioia per i piccoli e per gli Ospiti della Struttura caratterizzato spesso da uno scambio reciproco di attenzioni e di messaggi.
Don Guanella volle assicurare a questa Casa un Santo Patrono: “San Benigno” (abate di Monastero frazione di Berbenno) valorizzando un Santo che aveva concluso la sua vita da queste parti. Non poteva fare scelta migliore, anche perché San Benigno morì a cento anni compiuti.
Nella Casa posta sotto la sua protezione gli anziani assistiti avrebbero trovato nella figura del Santo centenario l´augurio più bello che la carità cristiana porge a chi comincia ad accusare i guai immancabili dell´età avanzata: per una vecchiaia serena e per il traguardo dei cento anni.
Attualmente la Casa San Benigno, guidata dalle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, Fedeli allo spirito del loro Fondatore, ospita 88 persone tra uomini e donne che hanno età dai 48 anni ai 100.